151 Miglia

La preparazione

Dopo una breve, ma salutare sosta milanese, eccomi a Marina di Pisa per la regata. Non venivo qui da giugno 2017. Ero venuto per una mostra nella società di un mio amico, e sopratutto per visitare la città e capire se mi sarebbe potuta piacere. In effetti allora c’era tra i tanti progetti per il futuro anche quello di andare a lavorare a Pisa. E vista la distanza, l’idea era almeno vivere al mare a Marina. Era stato un ben we, anche se alla fine non mi ero convinto e la scelta fu diversa, con un seguito allora davvero inaspettato. Ma questa è un’altra storia, di cui ho scritto tempo fa.

Oggi sono su Zhora, portata qui da due amici, per partecipare alla 151 Miglia. E’ la seconda che faccio, a distanza di 10 anni. Adesso da armatore.

Questi giorni saranno di preparazione e di avvicinamento mentale, mercoledì sera ci sarà il party pre regata e da li penseremo solo a quello.

Dopo aver portato i Davidi alla stazione, ho agghindato la barca con le varie bandiere degli sponsor che vanno messe in bella vista quando si è ormeggiati.

Mi emoziona stare qui, da solo, su Zhora che cigola e dice tante cose. Essere in barca mi proietta in una dimensione parallela dove posso pensare cullato dal mare.

Del mio possibile trasferimento qui me ne ero dimenticato, ed è riaffiorato oggi pomeriggio. Chissà cosa sarebbe successo se avessi accettato. Un dilemma senza risposta. E’ successo quello che doveva succedere. E’ la conferma che fare piani è tempo sprecato. E’ molto meglio sentire cosa si desidera e farsi guidare da questo.

Approfitterò per vedere delle persone care, che ho sparse in ogni dove. Questo lo so che è un mio carattere distintivo.

Non vedo l’ora di partire!

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