Calabria Wild Week – Giorno 3

Roghudi, Furria, Bova

Oggi giornata impegnativa e densa dedicata alla zona grecanica della Calabria, e non solo.

La giornata è fantastica, tersa e calda, adatta al nostro programma, che inizia salendo a Bova, dove di aspetta una vecchia locomotiva a vapore nella piazza del paese. E’ il primo modello della 740, portata smontata su in cima e rimontata sul posto. Come sempre quando trovo delle locomotive a vapore, mando una foto a mio padre che ci ha lavorato sopra per tanto tempo. Le immagini lo fanno tornare indietro nel tempo, ed inizia a raccontarmi le storie di quei tempi. Ed a me viene in mente quando da piccolo gli chiedevo di raccontarmi qualche avventura della sua giovinezza. Sono storie che nel tempo ho imparato a memoria, ma lo ascolto sempre con piacere.

Caffè e si riparte per una strada a dir poco incredibile, aggrappata alle pendici della montagna. Passiamo il Passo della Zita (fidanzata), un ponticello su una valle profondissima e ci dirigiamo al Furria per fare torrentismo. L’Aspromonte è pieno di fiumare che corrono in mezzo alle sue pendici, nascoste e con salti e cascate bellissime. Come non prevedere una esperienza di questo tipo in una settimana aspromontana?

Io ho scoperto il torrentismo sei anni fa, e me ne sono innamorato. Ho sempre paura a calarmi per superare il salto che fa l’acqua, ma mi da un’adrenalina che generalmente non mi fa dormire la notte.

Abbiamo fatto solo una parte di questo torrente davvero suggestivo per far provare anche queste emozioni a gruppo.

Dopo la forra rigenerante il nostro viaggio prosegue per Roghudi, il paese fantasma che si staglia sull’Ammendolea. Ormai anche l’ultimo ostinato abitante che non lo aveva voluto abbandonare non c’è più. Il paese è visitato da tante persone ma abitato solo da capre. E’ impressionante vedere come tutto si è fermato e da allora solo il tempo sta trasformando le cose. Un paese invincibile per la posizione scelta, vinto solo dalla natura.

A Roghudi mangiamo nella piazzetta su tavolo e sedie improvvisati una ottima parmigiana e, visto che ci siamo anche portato moka e fornello a gas, chiudiamo il pranzo con un caffè fatto al momento.

Il giro prosegue con l’ultima tappa di questa giornata incredibile. La Rocca del Drako e le Caldane del latte.

Rientriamo a Bova per cenare in un ristorante tipico e concludere la giornata.

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