L’Etna, quando sono giù (un vero meridionale non indica mai precisamente il luogo dove torna, dal momento che giù racchiude un mondo intero), è sempre presente nella mia vita. Mi accompagna nelle mie corse mattutine, si fa ammirare quando sono al mare d’estate, è lì a rappresentare l’inizio delle nostre escursioni con destinazione la Jonica.
Oggi però, complice una giornata fredda e secca con una visibilità invidiabile, si è mostrato da una prospettiva per me nuova, da Bova.

Sembra attaccato alla Calabria e non si percepiscono i 100km che ci separano da lui. Non ero mai riuscito a vederlo da questa prospettiva che mi ha stregato per tutto il giorno.
Il giro è stata la scusa per ritrovarsi per concludere questo anno particolare. Da parte mia per proseguire nel percorso di pacificazione con la mia terra, arida, aspra, e nello stesso tempo bellissima ed affascinante.
Volente o nolente sono un emigrant, ho lasciato Reggio Calabria nel 1986 per studiare a Milano. E come nel film Nuovo Cinema Paradiso, ho lottato per non farmi “fottere dalla nostalgia”, ed in parte ci sono riuscito durante tutti questi anni.
Per non vivere diviso, per trovare il mio posto nel mondo, che adesso so essere Milano. Certo la pandamia ha scombinato le carte e mi sta permettendo di passare più tempo giù (vedi sopra!) e di fare cose che nelle poche classiche settimane di vacanze non erano possibili.
Ogni volta che sono qui resto affascinato dalla luce che c’è, dai colori e profumi di questi posti. L’Aspromonte poi ha una conformazione che lo rende incredibile agli occhi, con i sui crinali che scendono come pieghe verso il mare, ripidi e corrosi dall’acqua. Verdi tagliati da striscie di ghiaia che brillano al sole. Ed ogni tanto si trova arroccato un paesino a sovrastare le valli sottostanti.









Al ritorno ci siamo fermati a Pentidattilo, un paesino abbandonato a metà degli anni ’60 ed adesso protagonista di una nuova giovinezza e ripopolamento. Aveva cinque dita di roccia adesso ne restano solo quattro.




Camminado per questi posti è facile incontrare dei cani che definirei liberi, eccone due. Noterete anche il mio addobbo natalizio al quale non mi sono potuto sottrarre.


