Attaccamento

Il mio problema è l’attaccamento! Sono un Post-it, non mi attacco con forza, e dopo un po’ mi stacco.

Qualche giorno fa, parlando con una persona cara di vicissitudini familiari, ho avuto il classico effetto ahah, un insight come dicono quelli bravi. E come al solito era una cosa da sempre davanti hai miei occhi, ovvia potremmo dire. Adesso si, lo è.

Quello che ho visto nella mia infanzia, è che ho imparato a fare molto bene da tempo ormai, è stato un gentile ma fermo tenere le persone a distanza, non quella giusta (come si racconta nei porcospini di Schopenhauer), ma un po’ di più. Nulla di personale, ma una sana voglia di proteggersi dal male che alcune persone avrebbero potuto fare.

Quello che ho visto era giustificato, e la chiacchierata fatta da poco, se mai ce ne fosse stato bisogno, me ne ha dato la conferma. Io ho applicato, ed applico, molto bene questa tecnica e nello stesso contesto la trovo davvero salvifica. Solo che quando si impara bene una cosa si fa fatica a discernere quando e dove applicarla e lo si fa sempre.

La teoria dell’attaccamento di Bowlby si riferisce al periodo dello sviluppo del bambino e, successivamente, è stata estesa in altre fase e contesti fino a parlare di teoria dell’attaccamento nella coppia. Su questo, un libro che ho letto recentemente, Attached (letto nonostante l’ignobile traduzione da Harmony “Dimmi come ami e ti dirò chi sei. Come riconoscere quello giusto e soprattutto come tenertelo”), descrive i vari stili di attaccamento nella coppia e devo dire che su alcuni punti è illuminante.

In questo caso credo che il mio esempio non fosse legato a questo tipo di attaccamento, ed ammetto di non saperlo catalogare bene, ma più un generale volerne stare fuori.

E noi fuori ci eravamo proprio per un breve periodo, lontani da tutti. Li ho osservato ed imparato a contare su di me, a “gently put away” gli altri. Strutturando il mio copione di vita, per usare un termine caro ad Eric Berne.

Beh, l’illuminazione ha il sapore amaro, ma spiega delle cose di me.

Questa modalità che in un contesto considero un dogma al quale non voglio rinunciare mi fa stare bene. E la conversazione fatta me l’ha resa chiara e lampante.

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