Finalmente torno in Aspromonte meglio nelle sue ultime pendici joniche, in un luogo particolare e mistico, Gallicianò, nella zona grecanica per eccellenza.
Era da tempo che volevo visitare questo borgo, per la sua storia e per essere uno dei pochi ancora abitati e sede di eventi legati alla musica ed al “sonu a ballu”. E poi il titolo dell’escursione era invitante: Grecia. Il territorio a Nord Est del paese che abbiamo percorso nella nostra escursione ad anello.

Come sempre l’Etna è li davanti che si impone, ed oggi visto il cielo terso si vedeva in tutto il suo splendore. Lo abbiamo visto per poco dal momento che siamo andati verso la Jonica e dopo poco lo abbiamo perso, insieme a tutta la Sicilia, dal nostro orizzonte. Io sono abituato ad averli sempre davanti a farmi da protezione e da magnifico sfondo. Ma il mare aperto è una bella sensazione di libertà, che mi ricorda l’Atlantico e le mie avventure.
Il filo conduttore è un serpente lucente di acqua e ghiaia che è la fiumara Ammendolea.

La sua vista evoca antichi fasti, anche se adesso è un letto di ghiaia per lo più asciutto con dell’acqua che scorre di lato. Un tempo, si dice, era più basso di 40 metri e quindi sotto il livello del mare che penetrava nella terra creando un fiordo navigabile. L’Aspromonte, si sa, era sommerso un tempo. A dir la verità era anche in un altro posto, nelle Alpi.
Questa fiumara è bellissima e vederla distendersi tra le pendici aspromontane lascia senza parole. E poi in fondo il mare.
A Gallicianò si parla greco antico, una lingua antica e tramandata oralmente, ed ecco perché viene scritta con lettere latine, e delle parole si sono perse e sono state sostituite da quelle italiane. Una persona che ha preso a cuore questo posto e la sua storia, soprannominato “l’artista” perché, come dice lui, abbiamo tutti lo stesso cognome, ed anche lo stesso nome, ne ha ristrutturato la chiesa ortodossa e ripristinato il relativo rito, ha creato un museo e volentieri si presta a raccontare la storia del paese a chi glielo chiede.
Oggi era una escursione da godere con gli occhi ed io ho cercato di farlo fissando quello che ho potuto. Siamo stati fortunati ed abbiamo visto dei bellissimi corvi imperiali volare in coppia sfruttando le termiche ed un grifone.




















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