Gemelli

Non credo agli oroscopi è la solita frase dietro la quale ci nascondiamo tutti, quando qualcuno ci chiede, candidamente:

ma tu leggi gli oroscopi?

Che poi cosa significa credere agli oroscopi, o non crederci? Io ne leggo uno solo, L’oroscopo di Rob Brezsny nella traduzione che da anni si trova ogni giovedì sul L’internazionale.

Mi piace perché come ho letto in un commento oggi, è coaching non oroscopo.

Oggi il mio, dei gemelli, dice:

Nel maggio 1974 i Grateful Dead introdussero una novità nelle loro esibizioni dal vivo. Durante un concerto al Cow palace di San Francisco amplificarono la loro musica con un wall of sound (muro del suono): 604 altoparlanti messi uno sull’altro che sfruttavano 26mila watt di energia. Nessuna band aveva mai offerto ai propri fan un volume più alto e dei suoni più nitidi. Ti propongo questo evento rivoluzionario come metafora per il 2022. Per come la vedo io, Gemelli, sarà l’anno perfetto per potenziare il tuo segnale. T’invito a diffondere il tuo messaggio con la massima fiducia e chiarezza. Mostra al mondo chi sei con vivace eleganza.

Rob Brezsny, oroscopo 13/19 gennaio 2022

Io ci ho letto quello che mi sta frullando per la testa da tempo, seguire i miei desideri. MI è piaciuta l’esortazione di mostrare chi sono al mondo con vivace eleganza. Mi sembra un modo sublime di farlo. Ma sopratutto sento il bisogno di farlo.

E chi sono io? O meglio chi voglio essere? Me lo domando da tempo, e con il tempo sto costruendo la mia risposta.

Da questa risposta ho tolto:

  • le certezze
  • i piani a lunga scadenza
  • le previsioni.

Sento che ancora sono aggrappato a cose vecchie verso le quali ho un misto di insofferenza e di gratitudine per la sensazione di sicurezza che mi danno, ma so che presto le lascerò. Si questa è una certezza.

Potrei dire che questo oroscopo è scritto per me, è proprio il mio. Ed è vero, perché ci sto leggendo quello che mi serve in questo momento, usando la mia interpretazione per dare senso e significato a queste parole.

Se ci pensiamo bene, è sempre così con la realtà. E’ stato detto e ridetto, che ormai ci annoia sentirlo. Tanto quanto dimenticarcelo ogni volta che ci confrontiamo con altre persone.

Il mio copione, quello che mi sono costruito negli anni, mi ha sempre detto che io non ce la posso fare. E’ duro sentirlo, è emozionante scriverlo, è pesante averlo come limite. Ecco questo copione l’ho spazzato via, ed adesso, anche a costo di sembrare saccente, sento, so e dico, che io ce la posso fare. E’ un ce la posso fare generale. Il passo successivo è recuperare e riconnettersi con i propri desideri, con i miei desideri.

Hai detto niente, se per anni hai messo in pratica la strategia di essere accondiscendente per sentirti accettato.

Adesso la mia vita conta molti successi, o meglio molte cose che considero dei successi per me. E a costo di ripetermi, quello più grande è la mia traversata. Anche se ne avevo avuti altri anche in passato che non ero capace di leggerli adeguatamente per quello che erano.

Oggi, leggendo l’oroscopo, la mia mente si è scatenata a pensare al futuro. Ma, cosa ancora più importante, ho sentito l’energia per fare, e il desiderio di fare.

E di pensare in grande! Che è anche il nome con cui ho battezzato il mio progetto prima di chiamarlo variaction.

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