Era il 22 agosto di tre anni fa

Ultimo giorno della mia prima volta in Bretagna, e come ogni prima volta non si scorda mai e spesso ci si innamora.

Navigare in quei mari significa anche d’estate avere intimo tecnico, cerata oceanica e cappellino di lana (beh qualche volta no, ma solo qualche volta) di giorno! Il vento non manca e le temperature non consentono di fare la tipica vacanza caletta bagnetto che spesso si associa alla barca a vela estiva. Le emozioni sono diverse, il tempo cambia velocemente, le maree fanno trovare un prato dove c’era l’acqua e generano correnti importanti. Quella prima volta abbiamo navigato per tre settimane consentendomi di sviluppare il piede marino che mi mancava e di appassionarmi definitivamente e sconsideratamente della vela. Del mare lo ero già, da sempre, da appena nato. Da piccolo se non i tenevano finivo in acqua ancora vestito e diverse volte per la mia voglia di entrarci con qualunque condizione mi hanno dovuto tirar fuori di peso. Ho paura del mare, ho paura dell’oscurità delle sue acque di notte, ma mi ci tutto ogni volta che posso. Ma mi basta anche navigarci sopra, o solo sentirne l’odore ed il rumore, percepirne la presenza con tutti i sensi.

E’ strana questa mia passione. Spesso sto male in mare, faccio fatica patisco il freddo, ma non posso fare a meno di andarci perchè su una barca sono felice.

 

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