Discrezione

Questa che vedete nella foto è la “fiumara” (o torrente) Fiumarella che scorre davanti a casa mia. Da ragazzo per passare dall’altra parta la strada che partiva sa casa mia attraversava direttamente il letto del torrente. Qui tutti i corsi d’acqua sono così, a carattere torrentizio, o calabrese, direi io.

Trovo una profonda similitudine tra le due cosa, e sono riuscito a coglierla qualche giorno fa dopo che mi avevano fatto notare che dopo pochi giorni nessuno aveva detto di me “che ero un gran figo, un fenomeno”. E li ho pensato che io non sono così, che io non entro a gamba tesa nei nuovi contesti per farmi vedere. Amo scorrere lentamente e quasi timidamente per tutto il tempo che serve per capire e per farmi apprezzare. Direi che mi contraddistingue il garbo più che l’intraprendenza. Ma, a dispetto di alcuni, la considero una bella caratteristica da avere.

Però, c’è sempre un però, come in tutte le storie che si rispettino. Le fiumare hanno garbo, ma possono esprimere forza e irruenza (tutta la parte tra le canne in alto e l’argine in basso a volte è pieno d’acqua che scorre con violenza verso il mare) in alcune situazioni.

Entrare lentamente nei nuovi contesti, aspettare, dare e prendere tempo non vanno visti come sinonimi di debolezza o di noncuranza ma solo un modo diverso di fare le cose, un modo, anche, per tenere sotto controllo la grande forza che si è in grado di esprimere.

Da un po’ inizio a trovare delle assonanze con la mia terra ed il mio carattere, il mio modo di fare. Certo è stato arricchito dai miei trascorsi triestini e milanesi ma l’imprinting è avvenuto qui.

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